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domenica 12 settembre 2010

LA CONTESSA DI CASTIGLIONE


L'unica,
una statua di carne,
la donna che fece l'Italia,
La vulva d'oro del rinascimento
così veniva definita la marchesina
Virginia Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Teresa Maria Oldoini, divenuta poi
LA CONTESSA DI CASTIGLIONE,
quando non ancora diciassettenne sposò il conte Francesco Verasis di Castiglione Tinella e di Costigliole d’Asti,.
Soprannominata “Nicchia”(per via del suo modo di rannicchiarsi),Virginia era bellissima e intelligentissima: alta, bionda, occhi verdi profondi e vellutati, il viso di un ovale perfetto. Alla bellezza aggiungeva anche un fascino particolare, che manifestava con abiti audaci, strani, a volte spettacolari, che non indossava mai più di una volta. Adorava i colori lilla, indaco, malva e violetto.
Dopo il matrimonio, Virginia si trasferì da La Spezia (la città in cui viveva) a Torino e fece il suo debutto alla corte di Vittorio Emanuele di Savoia, che ne rimase ipnotizzato. Anche il cugino Camillo Benso, conte di Cavour, rimase profondamente colpito dalla sua bellezza, ma la vide principalmente come la possibile pedina del suo gioco politico, convincere Napoleone Bonaparte ad allearsi coi piemontesi nella guerra contro l'Austria.
Così, trasferitasi a Parigi, le bastò una notte d'amore per raggiungere l'obiettivo, visto che neppure Napoleone seppe resistere al suo fascino.
Ma bellezza, fascino non bastarono a salvarla. Il marito chiese ed ottenne il divorzio e morì in un tragico incidente; poi fu la volta del figlio George, di vajolo.
Vittorio Emanuele, divenuto re d'Italia, dopo un anno di relazione l'abbandonò senza mezzi, mettendo fine alla sua vita lussuosa.
E anche la sua bellezza cominciava a sentire il fluire del tempo, e a soli 33 anni cominciò la sua ossessione. Si stabilì a Parigi, in un ammezzato di Place Vendôme, fece coprire tutti gli specchi con panni neri, nascose anche il viso dietro un velo nero, non volle vedere più nessuno, morì sola e psicologicamente instabile il 28 novembre 1899.
È sepolta al cimitero del Père Lachaise, a Parigi, perchè anche le sue ultime volontà:
a) essere sepolta a La Spezia dove era vissuta,
b)con i suoi due cani imbalsamati,
c)col vestito e i gioielli della notte passata con Napoleone,
non furono rispettate.

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